mercoledì 2 settembre 2009

Parmiggiana di melanzane con ricottina e ... confessione


Detesto buttare le cose da mangiare, specie se si tratta di buona verdura colta dall'orto e regalatami da amici.
Così stasera, anche se il caldo sconsigliava di accendere il forno, e forse era un pochino tardi, mi sono lanciato in una parmigiana, il più leggera possibile (niente salumi, niente fritti).
Adoro questo piatto, i suoi sapori forti, intensi, così caldi, così mediterranei.

Giusto per smorzarli un attimino ho aggiunto nel piatto anche la ricottina che avevo preparato sabato facendo il mascarpone (ormai mi chiamava ogni volta che aprivo il frigo, che faccio, la butto ?!).

Certo fra i due, un buon vino fresco, un Tai Rosso dei Colli Berici, era proprio quello che ci voleva.

Dopo un pasto così, dove un paio d'ore di lavoro si gustano in pochi minuti, voglio proprio prendermi il lusso di gustare fino in fondo il momento ;)

Ecco, in casi come questi, non so voi, ma io proprio non me la sento di sistemare la cucina. Lo so che proprio oggi nel rispondenre ad Alessandra, nel post precedente, dicevo che sistemo sempre il disastro che combino, ma in casi come questo (rari), lo confesso... finisco per prendermi un bicchiere, versarci un goccio di buon liquore (grappa, idromiele o anima nera), e basta.

Alla cucina ci penso domani :)


Preparazione Pamigiana

Dopo aver tolto parte della buccia dalle melanzane, ed averle tagliate a fette da 1/2 cm, le ho cosparse di sale e messe a sgocciolare su un piano inclinato, leggermente pressate.
Nel frattempo, ho messo abbondante passata di pomodoro a cuocere con olio, uno spicchio d'aglio ed uno spicchio di cipolla (fermato con uno stecchino per poi rimuoverla a fine cottura), qualche ciuffo di basilico, sale ed origano.
Mentre anche questo cuoce, ho tagliato a fette i formaggi: mozzarelle ed un formaggio più gustoso (ideale caciocavallo), e grattuggiato del grana.
A questo punto, dopo averle strizzate, lavate e ristrizzate, ho messo le fette di melanzane a cuocere sulla piastra.
Lo so, nella tradizione vanno infarinate e fritte, ma io preferisco farle ai ferri, per renderle più leggere.
Quando anche le melanzane sono tutte cotte, passo a formare la parmigiana, mettendo in una teglia imburrata strati di melanzane, formaggi, pomodoro, grana.
Dopo aver passato in forno per 20 minuti a 200°C, prima di tagliare e servire, meglio far raffreddare un pochino: si eviterà di servire un pasticcio di melanzane.


Ricotta

Tra tutti i formaggi, la ricotta è il più semplice e veloce da fare. In realtà si prepara, come dice il nome, ricuocendo il siero che rimane dopo la scolatura del formaggio.
In pratica, si aggiunge al siero un 10-20% di latte, succo di limone (su tre litri il succo di mezzo limone), quindi si porta lentamente a 90°C circa, mescolando delicatamente per evitare che attacchi sul fondo.
Si spegne la fiamma e si lascia riposare qualche minuto, in modo che affiori la ricotta.
Per togliere la ricotta, dopo aver delicatamente raschiato il fondo, si usi una paletta forata, raccogliendo la ricotta in una fuscella o un colino, dove verrà lasciata qualche ora a colare il siero residuo.

11 commenti:

  1. Buonissima!! Questo è il piatto che mi prepara mia marito, non cucina molto, ma quello che cucina è da leccarsi i baffi!!!

    RispondiElimina
  2. l'hai acceso il forno eh!:DDDqui fa freschetto invece....giorno da tortaD:

    RispondiElimina
  3. @Genny: si l'ho acceso, ma è la giusta ricompensa per aver finalmente accompagnato mia moglie ad acquistare il tavolo per la sala. Quindi posso cucinare quel che voglio, e poi preparo in sala ;)

    RispondiElimina
  4. complimenti davvero un piatto buonissimo...da leccarsi i baffi!
    ciao ciao!

    RispondiElimina
  5. Bravissimo Albertone, la tua parmigiana ti è venuta proprio bene.
    Ciao Daniela.

    RispondiElimina
  6. Ciao Albertone, sei un grande, ti sei fatto il mascarpone e la ricotta in casa.. appena ho un attimo di tempo proverò a mettere in pratica i tuoi consigli. Il Tai Rosso che hai bevuto era di Toblar? Una semplice curiosità, dato che è l'unico che conosco...
    A presto
    Flavio

    RispondiElimina
  7. Grande Albertone, una parmigiana ti riconcilia con il mondo ed un grappino è proprio quello che ci vuole per renderle merito. Ben fatto !!!

    RispondiElimina
  8. @Flavio: piacere di conoscerti Flavio e grazie per i complimenti. Il Tai Rosso (oggi non possiamo più dire Tocai Rosso) o Barbarano (così chiamato nelle zone più antiche di produzione), è un vitigno doc tipico dei colli berici, da tutto pasto, dal bel color rosso rubino, gusto gradevole, armonico, leggermente amarognolo, con un tipico retrogusto di lampone (particolarmente percettibile se servito fresco).
    Un vino stupendo in estate, che ben si abbina ai nostri piatti più tipici: dai formaggi, ai salumi, al baccalà alla vicentina.
    Quello che ho scelto è prodotto da Muraro Severino, di Longare (Vi), meritamente vincitore quest' anno con l'annata 2008 quale miglior Tai Rosso dei Berici alla Rassegna Enologica dei Vini Berici.
    Si capisce che mi piace ;)

    @JAJO: hai ragione, il grappino ci vuole, meglio se giacciato (lo so che non andrebbe ghiacciato, ma è troppo buono così).

    RispondiElimina
  9. Ciao Albertone, che bella parmigiana! Vedo che come casaro procedi bene, devo provare assolutamente a fare la ricotta, detto da te sembra facile. Complimenti, a presto, ciao.

    RispondiElimina
  10. Sai che anche io sono per il ghiacciato ? :-)

    RispondiElimina
  11. La parmigiana è in assoluto il mio piatto preferito, ne mangerei teglie intere....ma quanto sarò golosa?

    RispondiElimina

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.